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Come si guarda un’opera d’arte?


Ogni volta che guardiamo un’opera d’arte ci chiediamo se lo stiamo facendo nel modo corretto, è lecito domandarselo, ma siamo certi del fatto che ci sia una maniera corretta?

Un’opera d’arte può emozionarci profondamente o lasciarci indifferenti, o addirittura respingerci. Non dobbiamo sentirci in dovere o esserne intimoriti. Un’opera d’arte d’arte non deve piacerci per forza. 

Ognuno di noi almeno una volta si è domandato, anche di fronte ai grandi maestri, “devo apprezzarlo?” Se un quadro di Raffaello o di Chagall non ci piace o ci risulta indifferente siamo degli insensibili?

Madonna del Cardellino, Raffaello, Galleria degli Uffizi, Firenze

Siamo onesti ad ognuno di noi è capitato di trovarsi davanti ad un capolavoro e rimanerne totalmente impassibile.
È giusto sentirsi così?

Visitiamo i musei con le nostre emozioni

I musei sono luoghi meravigliosi, e quando li si visita deve essere un piacere, non un dovere. Di fronte ad un’opera si deve esprimere un giudizio personale e non reverenziale rispetto a quest’ultima. Non è, perciò, sbagliato rimare indifferenti, o non provare alcuna emozione, o al contrario respingere o sentirsi respinti. Quando visitiamo un museo dovremmo farlo senza alcun pregiudizio e senza alcuna reverenzialità, rispettando le nostre emozioni e non dimenticando che l’arte è un piacere e non un dovere.

Annunciazione, Leonardo da Vinci, Galleria degli Uffizi, Firenze

Quindi come si guarda un’opera d’arte? Esiste un modo corretto?

Dovremmo lasciarci guidare dalle nostre emozioni e sensazioni. Molto spesso l’arte ci sembra difficile e incomprensibile, ma nella maggior parte dei casi è più semplice di quello che pensiamo.

Le opere d’arte hanno bisogno di essere osservate con attenzione, devono essere decodificate in quanto contengono simboli e allusioni che spesso non conosciamo. Per questo in nostro soccorso arrivano l’iconografia e l’iconologia che possono darci delle chiavi di lettura.

Chiara Martine Menchetti: Storica dell’arte specializzata in iconografia e iconologia con una specializzazione in Storia dell’arte all’università di Pisa. Si forma professionalmente prima come assistente di galleria, Barbara Paci, poi come Direttrice della Galleria Vecchiato Arte. Dal 2019 collabora per Art-Test, società di studi e analisi diagnostiche, per attribuzioni e autenticazioni. Fondatrice del blog Mag Arte, vive di arte e di mare. Ma il suo vero sogno sarebbe stato fare la cantante, cabarettista e ballerina.

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