Ogni volta che guardiamo un’opera d’arte ci chiediamo se lo stiamo facendo nel modo corretto, è lecito domandarselo, ma siamo certi del fatto che ci sia una maniera corretta?
Un’opera d’arte può emozionarci profondamente o lasciarci indifferenti, o addirittura respingerci. Non dobbiamo sentirci in dovere o esserne intimoriti. Un’opera d’arte d’arte non deve piacerci per forza.
Ognuno di noi almeno una volta si è domandato, anche di fronte ai grandi maestri, “devo apprezzarlo?” Se un quadro di Raffaello o di Chagall non ci piace o ci risulta indifferente siamo degli insensibili?
Siamo onesti ad ognuno di noi è capitato di trovarsi davanti ad un capolavoro e rimanerne totalmente impassibile.
È giusto sentirsi così?
Visitiamo i musei con le nostre emozioni
I musei sono luoghi meravigliosi, e quando li si visita deve essere un piacere, non un dovere. Di fronte ad un’opera si deve esprimere un giudizio personale e non reverenziale rispetto a quest’ultima. Non è, perciò, sbagliato rimare indifferenti, o non provare alcuna emozione, o al contrario respingere o sentirsi respinti. Quando visitiamo un museo dovremmo farlo senza alcun pregiudizio e senza alcuna reverenzialità, rispettando le nostre emozioni e non dimenticando che l’arte è un piacere e non un dovere.
Quindi come si guarda un’opera d’arte? Esiste un modo corretto?
Dovremmo lasciarci guidare dalle nostre emozioni e sensazioni. Molto spesso l’arte ci sembra difficile e incomprensibile, ma nella maggior parte dei casi è più semplice di quello che pensiamo.
Le opere d’arte hanno bisogno di essere osservate con attenzione, devono essere decodificate in quanto contengono simboli e allusioni che spesso non conosciamo. Per questo in nostro soccorso arrivano l’iconografia e l’iconologia che possono darci delle chiavi di lettura.