Immerso nelle colline di Montaione (FI), nella frazione di San Vivaldo, si trova un Sacro Monte chiamato la “Gerusalemme di Toscana”. Questo luogo sacro, situato nella Selva di Camporena, è stato una meta per eremiti fin dall’epoca medievale.
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Storia e Origini del Sacro Monte
L’ideazione della nostrana Gerusalemme si deve a Fra Tommaso da Firenze, che tra il 1500 e il 1515 concepì questo progetto per offrire alla popolazione la possibilità di fare un pellegrinaggio senza recarsi a Gerusalemme, all’epoca sotto il dominio dei turchi. Fra Tommaso si affidò alle sue memorie dei molti viaggi in Oriente e in Terra Santa per la realizzazione topografica del Sacro Monte.
Un’Autentica Riproduzione di Gerusalemme
Nonostante le limitazioni, il Sacro Monte di San Vivaldo è una delle più fedeli riproduzioni dei luoghi di devozione della Gerusalemme dell’epoca. Fra Tommaso adottò l’orientamento astronomico di Gerusalemme, identificando vari punti della Selva di Camporena per rappresentare fedelmente i luoghi sacri:
- La valle di Giosafat: identificata ad est del convento in una valle boscosa.
- Il Monte degli Ulivi: rappresentato da un rilievo a sud.
- La spianata del tempio: situata a nord su un ripiano naturale.
- Il Monte del Calvario: rappresentato da una collinetta poco distante.
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Le Cappelle del Sacro Monte della Gerusalemme di Toscana
Originariamente, il Sacro Monte contava trentaquattro cappelle, delle quali attualmente ne rimangono diciassette. Di queste, tredici sono risalenti al progetto originario e ciascuna di esse fu finanziata da una nobile famiglia fiorentina.
Caratteristiche delle Cappelle
Le cappelle sono caratterizzate dalla presenza di gruppi statuari in terracotta a grandezza naturale, che rappresentano episodi della vita e passione di Gesù. Queste opere, realizzate in terracotta dipinta a freddo (senza invetriatura), sono attribuite a Giovanni Della Robbia e ai suoi collaboratori.
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La scelta della terracotta policroma riflette la povertà dei francescani e la volontà di comunicare in modo semplice e comprensibile. Grazie a stratagemmi come la gestualità enfatizzata e la messa in scena coinvolgente, i pellegrini, di qualsiasi epoca, partecipano attivamente agli episodi sacri rappresentati.
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Il Sacro Monte di San Vivaldo rimane un esempio straordinario di devozione e arte religiosa, un luogo in cui la fede e la bellezza si intrecciano, offrendo un’esperienza unica di pellegrinaggio e riflessione spirituale. Visitare la “Gerusalemme di Toscana” è un viaggio nel tempo e nella spiritualità, un’opportunità per riscoprire le radici della fede cristiana attraverso la magnificenza delle sue cappelle e delle opere d’arte che vi sono custodite.