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Jaime Pitarch: Tra sculture trasformative e narrazioni visive

Jaime Pitarch è un artista contemporaneo spagnolo noto per la sua vasta produzione artistica che abbraccia una varietà di media, tra cui fotografia, scultura, installazioni e performance. La sua opera è profondamente radicata nella riflessione sull’identità, la memoria e la cultura, e spesso sfida le convenzioni artistiche convenzionali attraverso l’uso creativo di materiali e oggetti comuni.

Jaime Pitarch – Momentum

Jaime Pitarch e la distorsione della realtà

“Rendere incapace l’uomo di identificarsi con gli oggetti che ha creato.”

La distorsione della realtà è un elemento chiave che consente all’artista di esplorare mondi fantastici, onirici e irrazionali. Questo stile artistico cerca di superare i confini della logica convenzionale e di rappresentare il subconscio, spesso attraverso immagini distorte e irreali.

Così le opere di Jaime Pitarch ci mettono di fronte a oggetti quotidiani che vengono spersonalizzati dal loro uso tradizionale. Pitarch crea sculture, disegni, video e installazioni spesso utilizzando umili oggetti di uso quotidiano come una chitarra, una sedia o prodotti per la casa e di consumo. Impiega strategie creative di spostamento, ricontestualizzazione e giochi di parole visivi per eliminare i loro usi e significati di routine per alterare la nostra relazione con tali oggetti utilitaristici.

“… aver a che fare con l’incapacità dell’essere umano di identificarsi con le strutture che lui stesso ha creato”.

Privati ​​della loro funzionalità, siamo liberi di vederli nelle narrazioni alternative fornite dall’artista.

Jaime Pitarch – Martello

L’incapacità dell’umanità di identificarsi con le strutture che noi stessi abbiamo creato

Nel senso più ampio, il suo lavoro affronta l’incapacità dell’umanità di identificarsi con le strutture che noi stessi abbiamo creato. Il senso di smarrimento o di inadeguatezza che proviamo di fronte a queste strutture muove l’umanità a interpretare il mondo, e noi stessi, in modo costante e intuitivo per cercare di inserirci in esso.

Attraverso l’uso di elementi fabbricati dall’uomo, abitati dall’uomo, o elementi che hanno aiutato l’uomo a costruire un’idea di se stesso e di cosa sia il mondo, Jaime Pitarch affronta le nozioni di tempo, valore e produttività.

“Nel mio lavoro utilizzo elementi fabbricati dall’uomo, abitati dall’uomo, oppure elementi che hanno aiutato l’uomo a costruire un’idea di sé e di cosa sia il mondo. Tendo a smembrare e ricostruire questi elementi. La distanza tra l’oggetto originario e il nuovo oggetto, spesso disfunzionale, agisce come un riflesso dello spazio tra l’essere originario e la persona, tra le strutture collettive e il nostro limitato adattamento o identificazione con esse.”

Categories: Artisti
Giulia Bertuccelli: Storica dell’arte laureata all’Università di Pisa. Affianca per un anno una ditta privata di restauro (tirocinio- Ditta Restauro Garosi, Firenze) poi si forma professionalmente come assistente di galleria, trasferendosi in un secondo momento a Barcellona e lavorando per Espronceda Institute of Art and Culture. Fondatrice del blog Mag Arte, sogna l'estinzione dell' ignoranza. Ama leggere disegnare e scrivere poesie. Ha un forte senso del dovrei e dimostra meno danni di quelli che ha.

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