Acquista un dipinto all’asta per poche migliaia di euro, ma il Ritratto di Bambina potrebbe essere un Monet.
Un avvocato piacentino, partecipando ad un’asta, si è aggiudicato un dipinto che potrebbe valere milioni di euro. L’opera, pagata solo alcune migliaia di euro, a quanto pare sarebbe stata attribuita a Claude Monet, il maggiore esponente dell’impressionismo, le cui opere, neanche a dirlo, raggiungono quote inarrivabili.
Chi era Claude Monet, famoso pittore impressionista?
Claude Monet è stato un pittore impressionista francese, considerato uno dei grandi maestri dell’arte del XIX secolo. Nato nel 1840, Monet è noto per i suoi dipinti che catturano l’effetto fugace della luce e dell’atmosfera.
Con la sua tecnica veloce e le pennellate sfumate, ha trasformato la pittura en plein air, dipingendo all’aperto per catturare direttamente le sensazioni del momento. I suoi soggetti preferiti includevano paesaggi, giardini e le sue famose serie di ninfee. Monet ha influenzato profondamente l’arte moderna e la sua eredità continua a ispirare e affascinare gli amanti dell’arte in tutto il mondo.
“Sì, dire che è un quadro di Claude Monet a mio avviso è esatto“
“Sì, dire che è un quadro di Claude Monet a mio avviso è esatto” ha dichiarato l’avvocato Carlo Romagnoli – collezionista ed appassionato d’arte – il protagonista della vicenda al quotidiano piacentino Libertà. Circa due settimane fa si è aggiudicato all’asta il ritratto di bambina dalle dimensioni di 104 per 74,5 centimetri che sarebbe stato dipinto dal celebre artista francese, Claude Monet, e che, secondo Vladimir Cicognani, critico ed esperto d’arte, perito d’arte del Tribunale e della Camera di Commercio di Bologna sarebbe autentico visti il tratto e la pennellata molto simili a quelle del pittore francese, maestro dell’Impressionismo.
“Sì, dire che è un Monet – ha spiegato al giornale piacentino – a mio avviso è esatto. Probabilmente è stato realizzato intorno al 1910, si tratta di un dipinto del valore di diversi milioni di euro”. Sui cataloghi, osserva, dell’opera “non vi è traccia e tra l’altro non è un paesaggio, ovvero un soggetto in cui era solito cimentarsi Monet, ma questo dipinto porta la firma del maestro in basso a sinistra e comunque a me le firme interessano e non interessano: io ho studiato l’intera opera di questo pittore e questo dipinto lo riconosco come suo“.
Non tutti i pareri sono favorevoli: secondo Vittorio Sgarbi, per il sottosegretario di Stato alla Cultura, “non ha niente a che fare con Claude Monet. Questo dipinto non ne ha le caratteristiche e probabilmente è stato realizzato intorno al 1940“, ha dichiarato.
Questo di Romagnoli non è il primo affare!
La tela raffigurante una bambina dal caschetto biondo in primo piano, vestita con un abito rosa con un coniglietto giocattolo in mano, è il secondo ritrovamento dell’avvocato Romagnoli. In passato è entrato in possesso Ritratto di giovane donna di Amedeo Modigliani, attribuito all’artista livornese solo dopo 10 anni di studi.
“Credo che questo quadro non sia stato compreso, l’ho studiato per giorni e notti, a mio avviso l’impianto plastico figurativo e la fluidità dei colori sono riconducibili al maestro“, ha dichiarato Romagnoli al quotidiano piacentino Libertà, che ha acquistato l’opera in una casa d’aste di Milano.
“Monet effettuava paesaggi, è vero, ma ha anche realizzato il Bambino con la tazza che era poi suo figlio Jean e tra le sue opere figura anche il Ritratto di bambina, ovvero il ritratto della figlia. Io ritengo quindi che questo dipinto possa rappresentare una parente del maestro“.
Rimaniamo in attesa di aggiornamenti!