Pochi giorni fa sarebbe stato il compleanno di Keith Haring che avrebbe compiuto 63 anni, noi desideriamo ricordarlo oggi raccontando di lui. Nato il 4 maggio 1958 Haring diventa famoso per la sua pittura murale, street art, che affronta tematiche scottanti come politica, religione, AIDS.
La sua arte si fa attiva, viva e presente negli anni 80 quando, dopo essere fuggito dalla campagna, si trasferì a New York dove iniziò la sua carriera. Nuovo in città, Haring notò che gli spazi pubblicitari vuoti della metropolitana della City venivano ricoperti con carta opaca nera quando gli abbonamenti pubblicitari scadevano, Keith Haring comprò immediatamente del gesso e iniziò a disegnare: questa divenne un’ossessione quotidiana e ripetitiva.
La rivoluzione della Street Art
Haring rivoluzionò la street art grazie la sua gestualità ripetitiva, le linee continue e la velocità nell’esecuzione (se la polizia lo beccava lo arrestava). Omosessuale, artista e writer, Keith Haring scoprì di essere sieropositivo nel 1989: fu un colpo “tra capo e collo” ma non una sorpresa per lui, consapevole di aver vissuto «con promiscuità nella promiscua New York» negli anni culmine dell’Aids.
Decise di fare coming out col mondo in un’intervista rilasciata al Rolling Stone. La malattia non lo fermò: entrò a far parte della sua arte, quasi come una necessità.
Keith Haring e la sua arte contro l’AIDS: Un messaggio di speranza
Negli ultimi anni le sue opere diventano parte attiva della lotta contro l’Aids: esplicativa è l’opera Ignorance = Fear (1989), in cui sono rappresentate nella parte centrale tre consuete immagini stilizzate che mimano frenetiche le ben note scimmiette conosciute semplicemente come “Non vedo, non sento, non parlo”: Keith Haring, con questo messaggio, sembra stigmatizzare un’attitudine comune in merito al problema, ovvero di ignorare ciò che purtroppo esiste e uccide, come lui stesso scrive nella striscia al di sotto dell’immagine centrale, “Silence = Death”.
La morte di Keith Haring: una vita troppo breve ma ricca di significato
Incurante della sua salute, Haring ha continuato a lavorare attivamente fino all’ultimo momento, utilizzando l’arte come un mezzo per combattere la malattia. Ha creato opere che si concentrano sulla lotta contro l’AIDS e il loro impatto sulla società, incoraggiando il dialogo e la sensibilizzazione su questi problemi.
Keith Haring morì il 16 febbraio 1990 a causa di complicanze legate all’AIDS, all’età di soli 31 anni. Nonostante la sua morte prematura, il suo lavoro continua ad ispirare artisti in tutto il mondo e la sua eredità artistica è evidente ancora oggi, sia attraverso la sua arte che attraverso la fondazione che porta il suo nome e che si impegna a sostenere l’arte, l’educazione e la lotta contro l’AIDS.
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