Adele Bloch-Bauer I è stata una donna eccezionale, appartenente ad una famiglia ebraica benestante di Vienna alla fine del XIX secolo. Era la figlia di un banchiere ebreo e sposò l’uomo d’affari Ferdinand Bloch-Bauer nel 1899.
Adele era una figura di spicco nella società viennese dell’epoca, conosciuta per la sua bellezza, la sua cultura e la sua eleganza. Era una mecenate dell’arte e amava la musica e la letteratura.
Adele divenne presto un’importante ispirazione per Gustav Klimt, uno dei pittori più famosi del suo tempo. Nel 1903, commissionò al pittore un ritratto, che venne poi realizzato nel 1907. Diventò noto come il Ritratto di Adele Bloch-Bauer I, col suo famoso sfondo d’oro. Questo capolavoro è considerato uno dei più importanti dipinti del XX secolo ed è stato oggetto di numerose controversie nel corso degli anni.
Il Ritratto di Adele Bloch-Bauer I rubato dai Nazisti
Il Ritratto di Adele Bloch-Bauer I, conosciuto anche come La Donna in Oro, è un dipinto di Gustav Klimt che rappresenta Adele in posa seduta su uno sfondo decorativo di foglie e fiori d’oro. Il dipinto è stato realizzato con una tecnica mista di olio, argento e oro su tela, e misura 138 x 138 cm.
Con il suo caratteristico sfondo d’orato, è stato uno dei dipinti più famosi della collezione di arte della famiglia Bloch-Bauer. Come spesso accadde, durante la seconda guerra mondiale fu confiscato dai nazisti. Dopo la guerra, il dipinto finì nella collezione statale austriaca, al Österreichische Galerie Belvedere a Vienna, dove rimase fino al 2006.
Il Film “Woman in Gold”: la storia vera di Maria Altmann, nipote di Adele
Nel 2015, negli Stati Uniti, è stato prodotto il film “Woman in Gold”, basato sulla storia vera di Maria Altmann, nipote di Adele, che cercò di recuperare il Ritratto di Adele Bloch-Bauer I dalla collezione statale austriaca. Nel film, Maria Altmann è interpretata dall’attrice Helen Mirren e il ruolo del suo avvocato è interpretato da Ryan Reynolds.
Il film racconta la storia della lotta di Maria Altmann per ottenere la restituzione del dipinto, che considerava un simbolo del patrimonio culturale e della memoria della sua famiglia. Il ritratto era stato rinominato La Donna in Oro dalla collezione statale austriaca ed era diventato un simbolo dell’identità nazionale austriaca.
Il film ha avuto un grande successo di critica e di pubblico, portando alla ribalta la storia del Ritratto di Adele Bloch-Bauer I e delle vicende della famiglia Bloch-Bauer durante il periodo del nazismo.
La Donna in Oro restitutio alla famiglia Bloch-Bauer
Dopo una lunga battaglia legale, nel 2006 il Ritratto di Adele Bloch-Bauer I fu finalmente restituito ai discendenti della famiglia Bloch-Bauer, tra cui Maria Altmann. Il dipinto venne venduto all’asta per un prezzo record di 135 milioni di dollari e ora è esposto nella Neue Galerie di New York.
La restituzione del quadro alla sua legittima proprietà è stata una vittoria non solo per la famiglia Bloch-Bauer, ma anche per la giustizia e per il riconoscimento della storia e delle vicende dei sopravvissuti all’Olocausto.