Nella storia dell’arte, ci sono numerosi esempi di ufo, oggetti volanti non identificati, anomalie affigurati in opere d’arte, alcuni dei quali sono stati interpretati come possibili avvistamenti di extraterrestri da parte degli artisti.
Credete negli UFO?
Quante volte ci siamo posti questa domanda nella vita. Se state pensando che questa sia una domanda dei tempi moderni vi state sbagliando alla grande!
È da molto più tempo di quanto potreste immaginare che l’uomo si interroga sull’esistenza di altre forme di vita.
Le prime menzioni di ufo, oggetti volanti non identificati, provengono dal Medioevo, i pittori raffiguravano queste anomalie su tele, tavole, carte. In un affresco, del 1350, Come protagonista una Crocefissione, circondata da angeli in cielo, e ai piedi di Cristo gli Apostoli, fin qui niente di inconsueto.
A rendere questo affresco fuori dal comune sono due piccoli uomini che sembrano essere seduti su due comete, mezzi di trasporto? Esseri provenienti da altri pianeti? Chissà!
Questo affresco è la più antica testimonianza di quella che potrebbe essere un ufo.
In un dipinto, di difficile attribuzione, probabilmente Ghirlandaio o del Mainardi, Madonna con Bambino e San Giovannino, raffigura il più clamoroso avvistamento di oggetti volanti non identificati.
In alto a destra è palesemente riconoscibile un disco volante o ufo, proprio come viene rappresentato ai giorni nostri.
Non per niente il dipinto prende il nome de “la Madonna dell’Ufo”, realizzato con ogni probabilità nel 1450, un particolare molto interessante è l’uomo in compagnia del suo cane che guarda in modo stupito lo strano aggetto che popola il cielo.
Gli extraterrestri esistono realmente o l’immaginazione di questi pittori ha influenzato la storia dell’arte?
Vi sono molti altri esempi di avvistemtenti di ufo nelle opere d’arte. Uno a mio avviso particolarmente interessante è un lavoro di Raffaello: la Madonna di Foligno. Un dipinto commissionato da Sigismondo de Conti per ringraziare la Madonna per averlo salvato miracolosamente dalla caduta dal cielo di un oggetto non ben identificato, forse un bolide, che colpì la sua casa.
Molti storici dell’arte sono concordi della stranezza del dipinto, sopra la testa dell’angelo è visibile un semicerchio luminoso e una palla di fuoco che cade sul tetto di una casa, l’abitazione del committente.
Il buon vecchio Vasari, racconta invece che de Conti sopravvisse ad un fulmine, c’è una seconda ipotesi che parla di una bomba di fuoco, lanciata a causa dell’assedio di Foligno.
Sembra che, il 14 aprile 1561, sia avvenuto il Fenomeno celeste di Norimberga. Secondo i racconti dell’epoca, numerosi oggetti volanti apparsi si misero a combattere. Hans Glaser, un incisore, disegnò l’evento descrivendo i due oggetti sconosciuti. Secondo l’incisore, la lotta si protrasse per più di un’ora, e alcuni di questi caddero al suolo. Glaser non fu l’unico ad assistere a questo evento, molte altre persone ne furono testimoni.
Le stranezze nel mondo dell’arte sono davvero molte, e non sono finite. Nella Glorificazione dell’Eucarestia di Salimbeni si riconosce un globo terrestre con delle antenne che ricorda i nostri satelliti.
Ma com’è possibile che questo tipo di forme a noi contemporanee, moderne e tecnologiche fossero già presenti o immaginate nel Cinquecento?
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