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La Mostra di Jenny Saville al Museo del Novecento a Firenze

Il Museo del Novecento di Firenze ospita una mostra fuori dubbio imperdibile.

Jenny Saville, l’artista donna vivente più quotata al mondo, è esposta in un allestimento dislocato in cinque musei di Firenze.

Un progetto espositivo enorme, curato da Sergio Risaliti, direttore del Museo del Novecento e promosso dal Comune di Firenze. Un’evento che mette in relazione i dipinti e i disegni di Jenny con le grandi opere dei maestri rinascimentali.
Il museo raccoglie circa un centinaio di opere, altre sono diffuse negli spazi di Museo di Palazzo Vecchio, Museo dell’Opera del Duomo, Museo degli Innocenti e Museo di Casa Buonarroti, creando, un dialogo armonioso, e per niente scontato fra il passato e il contemporaneo.

Fin da bambina Jenny ha dimostrato di avere un grande talento. Sostenuta dalla famiglia, ha intrapreso gli studi artistici, è entrata alla Glasgow School of Art, ed è riuscita a vincere una borsa di studio per studiare all’Università di Cincinnati, negli Stati Uniti. È proprio oltreoceano che è nata l’artista.

Si è sempre dimostrata controcorrente, non ha mai nascosto la sua passione per la carne, l’imperfezione dei corpi e la realtà delle cose, caratteristiche enfatizzate dalla realizzazione di tele di grandi dimensioni.

Jenny Saville ha dimostrato di saper ravvivare l’interesse della pittura figurativa realizzando corpi umani nudi ed imperfetti, una vera e propria sfida in una società in cui l’apparire è fondamentale, si è opposta ai rigidi canoni estetici della contemporaneità.
L’artista è stata capace di raffigurare la decadenza dei corpi vivi e reali, creando sensazioni contrastanti di ammirazione e disgusto, i ritratti di donne obese nude diventano grotteschi e affascinanti al contempo.

La vernice è pesante e pastosa, le pennellate sono ampie e morbide, caratteristiche che donano ai corpi un effetto simile alla scultura.
I soggetti sono in primo piano, senza sfondo, per dare maggior importanza alla pelle cadente e alle pieghe dei corpi obesi.
I protagonisti delle tele sono quasi sempre uomini e donne in sovrappeso, transgender, vittime di sciagure e con particolarità genetiche.
Saville dice Voglio essere un artista della vita moderna e dei corpi moderni”, niente a che vedere con gli accademismi pittorici che non fanno trapelare alcuna fragilità, ma solo bellezza e perfezione.
Alcuni critici affermano che nei corpi delle donne nude di Jenny siano riconoscibili le protagoniste di dei dipinti di Rubens e la sensualità della pittura di Lucien Freud.

Una mostra a mio avviso davvero molto interessante, che riesce realmente a mettere in comunicazione il Rinascimento italiano, in particolare con alcuni dei capolavori di Michelangelo.

Insomma se capitate a Firenze prendetevi del tempo per visitare la Mostra di Jenny Saville e tutto il Museo del Novecento

Chiara Martine Menchetti: Storica dell’arte specializzata in iconografia e iconologia con una specializzazione in Storia dell’arte all’università di Pisa. Si forma professionalmente prima come assistente di galleria, Barbara Paci, poi come Direttrice della Galleria Vecchiato Arte. Dal 2019 collabora per Art-Test, società di studi e analisi diagnostiche, per attribuzioni e autenticazioni. Fondatrice del blog Mag Arte, vive di arte e di mare. Ma il suo vero sogno sarebbe stato fare la cantante, cabarettista e ballerina.

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