Tutti abbiamo bene a mente la Pietà di Michelangelo, un capolavoro indiscusso del Rinascimento italiano di bellezza disarmante.
Preparatevi a svelare un enigma che ha affascinato gli appassionati d’arte per secoli. La celebre opera di Michelangelo, La Pietà, nasconde un dettaglio insolito: un dente in più. In questo articolo, esploreremo le teorie e le speculazioni che circondano questo enigmatico aggiunta all’opera, aprendo nuove prospettive sulla genialità dell’artista rinascimentale e sul suo processo creativo.
Pronti a scoprire il segreto nascosto dietro le eleganti curve di marmo di questa iconica scultura?
La Pietà di Michelangelo col dente un più e il significato
L’incisivo centrale in più nella bocca di Gesù nella Pietà di Michelangelo ha un significato legato alla religione.
All’epoca, il quinto incisivo era considerato il “dente del peccato”, questo per Michelangelo avrebbe simboleggiato l’assunzione, compiuta da Cristo, di tutti i peccati del mondo (ipotesi sostenuta da Marco Bussagli, storico dell’arte all’Accademia delle Belle Arti di Roma).
“L’idea del quinto incisivo come dente del peccato in realtà è precedente a Michelangelo, l’esempio più antico è la Pietà di Lorenzo Salimbeni – puntualizza Bussagli, questo tipo di raffigurazione, risale al XIV e il XV secolo.
Anche Botticelli, nei suoi disegni della Divina Commedia, fa apparire il dente fra le fauci del demonio.
Un dente in più anche nel Giudizio Universale
Non solo nella Pietà l’artista fiorentino rappresentò il “dente del peccato”, si nota anche alcune figure del Giudizio Universale: Giona e la Sibilla Delfica.
Anche il Bacco se lo si guarda da vicino con le labbra socchiuse, si noterà che anche lui ha un incisivo di troppo.
Michelangelo non lasciava nulla al caso, e la sua Pietà ne è la prova, ma se questo non avesse niente a che fare con il significato religioso, ma fosse solo una questione estetica?