Un libro su una grande donna che ha trovato l’arte nella vita quotidiana
«Il MASP [Museo di Arte Moderna di San Paolo] sorgerà nel corso più frequentato della città: migliaia di persone passano di lì ogni giorno, a piedi, con la macchina, in tram… Lina vuole portare tutti al museo, anche chi non ci va mai. Il museo non sarà un semplice palazzo della via ma la via sarà parte del museo.
Appoggiato su quattro pilastri, come sospeso, trasformerà lo spazio sottostante in una piazza. Sarà un Museo-Piazza e Lina progetta giochi belli come sculture! Così, se sei un po’ distratto, puoi camminare per il museo senza rendertene conto».
Lina. Avventure di un’architetta (ed. Topipittori, 2019) racconta la storia di Lina Bo Bardi (1914-1992), architetta e designer italiana naturalizzata brasiliana. Ne ripercorre l’infanzia passata a Roma in tempo di guerra, l’incontro con Gio Ponti fino al matrimonio con il critico e giornalista Pietro Maria Bardi con il quale si trasferisce in Basile, dove trovò la sua felicità creativa.
Nel 1951 concluse il suo primo edificio come architetta, la “Casa di Vetro”, nel quartiere di Morumbi a San Paolo del Brasile. Tra i suoi progetti più significativi va ricordato il Museo di Arte Moderna di San Paolo (MASP).
Ángela León, in veste di illustratrice e autrice, racconta in modo coinvolgente l’appassionante storia di questa incredibile donna che nella vita voleva fare l’architetta e che credeva che l’arte non è soltanto nei palazzi antichi ma anche “in un barattolo trasformato in brocca. È l’arte della vita quotidiana”.