francesco urbini testa di cazzi
Francesco Urbini, Piatto con testa composita di falli (1536; maiolica, diametro 23,3 cm, altezza 6,1 cm; Oxford, Ashmolean Museum)

Vedete la foto? Ecco… osservate attentamente, cosa vedete?

Ebbene sì! È una “testa di cazzo”; anzi la testa di cazzo più famosa della storia dell’arte. Realizzata dal ceramista umbro, Francesco Urbini, nel 1536 è una delle opere più irriverenti ( come potete ben immaginare). Una testa composta esclusivamente da falli e testicoli che anticipa le teste composte di Arcimboldi (1527-1593) ed oggi conservata all’Ashmolean Museum di Oxford. Ma come mai l’artista decide di rappresentare una testa composita? A quel tempo, nel Ducato di Urbino, la moda era di raffigurare ritratti di “belle donne” poste di 3/4 con un cartiglio sul quale veniva scritto una lusinga.  L’opera di Francesco Urbini corrisponde a questo canone e rappresenta proprio una donna ( lo si può dedurre dall’orecchino di corallo).

Anonimo ceramista di Casteldurante, Piatto della “bella Livia” (anni Trenta del XVI secolo; maiolica, diametro 21,5 cm; New York, The Metropolitan Museum of Art)

Forse l’artista conosceva le teste grottesche realizzate da Leonardo da Vinci, e per l’appunto, alcuni di questi “capricci” erano di soggetto erotico. 
Nel Cinquecento si adoperavano immagini erotiche per fini burleschi… Quindi quale potrebbe essere il significato di questa “audace” testa? Certezze non ne abbiamo, probabilmente si tratta solo di una burla, forse proprio nei confronti di una donna visto che il cartiglio riporta : “ogni homo me guarda come fosse una testa de cazo”.

Ma non è l’unico significato.. volete saperne di più?

Giulia Bertuccelli

Storica dell’arte laureata all’Università di Pisa. Affianca per un anno una ditta privata di restauro (tirocinio- Ditta Restauro Garosi, Firenze) poi si forma professionalmente come assistente di galleria, trasferendosi in un secondo momento a Barcellona e lavorando per Espronceda Institute of Art and Culture. Fondatrice del blog Mag Arte, sogna l'estinzione dell' ignoranza. Ama leggere disegnare e scrivere poesie. Ha un forte senso del dovrei e dimostra meno danni di quelli che ha.

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